La cittร di Terni ebbe una delle tipografie piรน prolifiche e rinomate del tempo, insieme al primo esperimento di illuminazione pubblica e alla linea telefonica. Ma soprattutto ebbe un uomo illuminato, lungimirante, con uno spirito imprenditoriale volto alla diffusione della cultura tra le masse: Virgilio Alterocca.
ยซIo Virgilio Alterocca da Terni di professione e vocazione insegnante, ma per le vicende della vita esercente di piccole industrie, grafiche e telefonicheยป. Con queste parole egli si identifica scrivendo le sue ultime volontร [1] e, con modestia, in poche parole riassume la sua vita professionale. Secondogenito di nove figli, Virgilio nasce a Terni da Ferdinando ยซcaffettiereยป e da Maria Angeli ยซdonna di faccendeยป[2].
La passione per l'insegnamento
Malgrado la semplicitร dei natali, si deve alla sensibilitร della famiglia la prosecuzione delle scuole dopo le classi elementari -egli ottiene la licenza della Scuola tecnica nellโanno scolastico 1870-1871- e la frequentazione, negli anni 1868-1870, la Scuola di musica comunale, dove apprende a suonare il flicorno e il violino. In un primo tempo, ottenuta la patente normale, egli si dedica con passione allโinsegnamento, divenendo nel 1878, a soli 25 anni, direttore delle scuole elementari della sua cittร , incarico dal quale sarร costretto a dimettersi per occuparsi della sua attivitร imprenditoriale nel 1883. Allโistruzione dedicherร per tutta la vita grandissima attenzione, sia nei suoi incarichi di tipo politico nelle file dei socialisti, sia dalle pagine del suo settimanale, sia come privato cittadino. Noto รจ infatti il suo impegno allโinterno della Societร generale operaia che aveva come fine quello di ยซpromuovere lโistruzione, la moralitร e il benessere degli operai, affinchรฉ eglino pure possano cooperare efficacemente al miglioramento indefinito dellโumanitร ยป[3] o il suo ruolo nel Comitato di beneficenza per lโistruzione e lโeducazione popolare, comitato che ยซpersuaso che non possa esservi vera civiltร in un paese finchรฉ esiste la categoria degli analfabeti, si prefigge di far quanto occorra per ottenere che la legge sulla istruzione elementare obbligatoria (promulgata da 13 anni, ma rimasta presso di noi lettera morta) abbia qui in Terni la sua completa applicazioneยป[4]. Quale assessore alla Pubblica istruzione del comune di Terni, egli fonda nel 1903 la Lega per lโistruzione popolare contro lโabbandono scolastico e dal 1904 egli si dedica in prima persona a far sรฌ che a Terni venga istituita una Scuola professionale a servizio della grande industria, che vedrร attivati i primi insegnamenti a beneficio di 125 allievi nellโottobre del 1909.
L'attivitร tipografica e le cartoline illustrate
Tuttavia, come anticipato, la passione per lโinsegnamento si accompagna a una passione altrettanto profonda per unโaltra attivitร a carattere piรน squisitamente imprenditoriale, ma anche artistico, come vedremo. Infatti, nel 1877 avvia la tipografia che sarebbe diventata per lui sinonimo di successo in Italia e allโestero. Lโidea di una tale attivitร si deve probabilmente al padre Ferdinando, che giร nellโanno 1871 figura quale libraio nellโelenco Librai, editori e tipografi italiani e in quellโanno รจ proprietario di un piccolo negozio di cartoleria. Virgilio, morto il padre, decide di seguirne le orme impiantando una nuova tipografia che nel 1886, grazie allโacquisto di due nuovi macchinari, รจ in grado di stampare 50.000 copie al giorno contro le circa 2.500 copie stampabili con i macchinari ordinari[5]. Lโacquisizione di ulteriori e innovative tecnologie – di cui era probabilmente venuto a conoscenza nellโEsposizione di Berlino del 1893 – gli consentono, lโanno seguente, di vincere la medaglia dโoro allโEsposizione di Milano per un calendario rรฉclame stampato in vari colori e poi, a partire dal 1897, di avviare su larga scala la produzione delle cartoline illustrate.
Dunque Virgilio Alterocca รจ uno dei primi a introdurre nel mercato italiano la cartolina illustrata, inventata soltanto lโanno precedente per le nozze del futuro re Vittorio Emanuele III con la principessa Elena. La prima cartolina della prima serie (composta di 18 vedute di Terni e dintorni) viene dedicata alla cascata delle Marmore, assoluta bellezza naturale del territorio ternano. Ben presto perรฒ alle meraviglie architettoniche e paesaggistiche umbre si affiancano altre cartoline dal tema artistico che riproducono – novitร assoluta – gli atti salienti delle opere teatrali e liriche, nellโidea di permettere agli spettatori di portarsi a casa un pezzetto dello spettacolo, ma di consentire anche a chi non poteva assistere dal vivo di conoscere opere liriche e artisti. Con finalitร principalmente didattiche, Virgilio Alterocca presta la propria opera anche ai capolavori della letteratura italiana quali La Divina Commedia[6], grazie a un accordo con i Fratelli Alinari a seguito di un concorso che vide vincitore il pittore Alberto Zardo, o I promessi sposi, serie stampata in numerosi esemplari a uso delle scuole.
Sempre affascinato dalle nuove invenzioni, mediante un accordo con i Fratelli Pathรฉ di Parigi a partire dal 1904, lo stabilimento tipografico inizia a produrre cartoline illustrate con le scene piรน significative dei film dellโepoca. Ebbe invece minor fortuna lโinvenzione della cartolina parlante, ossia la cartolina fonografica che, tramite ยซun piccolo ed elegante meccanismoยป che registra la voce del mittente, permette al destinatario di riascoltare la voce registrata piรน e piรน volte. Fu lanciata per la prima volta nel 1905 proprio dallo stabilimento Alterocca.
L'importanza della pubblicitร
Nel dicembre 1883 Virgilio Alterocca fonda il settimanale ยซLโAnnunziatore umbro-sabinoยป (che dal 1887 prenderร il nome di ยซIl Corriere umbro-sabinoยป) allo scopo di esaltare il progresso industriale della sua cittร , dove nel 1881 era entrata in funzione la Fabbrica dโArmi e che vedrร , lโanno successivo, lโapertura delle celebri Acciaierie. Il primo numero del giornale coincide con il primo esperimento di illuminazione elettrica cittadina che, in pieno spirito positivista, viene esaltato con queste parole dalle pagine del settimanale: ยซTerni, la pronosticata Manchester dโItalia, รจ illuminata a luce elettrica!ยป[7]. Egli comprende con lungimiranza e capacitร da imprenditore moderno lโimportanza della pubblicitร , come si evince dalla definizione che appare stampata su ogni numero del giornale, in quarta di copertina: ยซLa pubblicitร รจ la madre del commercio, della civiltร , del progresso. Ciรฒ che non si conosce รจ come non esistesse. Essa รจ la fonte inesausta di ricchezza [โฆ] chi non crede alla pubblicitร non crede alla luceยป[8]. Lโattivitร del settimanale cesserร quando Virgilio Alterocca preso da altre preoccupazioni lavorative (nel 1886 diviene gerente responsabile del teatro Politeama[9] e lโanno seguente sigla lโaccordo con il Comune per la pubblicitร e le affissioni) si renderร conto di non poter garantire al giornale la necessaria indipendenza intellettuale.
E telefono fu
ร del 1884 unโaltra idea vincente di Virgilio Alterocca, anchโessa improntata alla visione imprenditoriale di stampo moderno: a pochi anni di distanza dalla sua invenzione, egli decide di impiantare a Terni una delle prime linee telefoniche della cui espansione e importanza egli รจ assolutamente convinto: ยซDa principio, come accade di tutte le cose nuove, avremo chi troverร il telefono una istituzione superflua o prematura. Poi man mano che se ne verranno conoscendo in pratica i numerosissimi vantaggi, prenderanno il telefono perfino i facchini e i lustrascarpe. Lo vedreteยป[10]. Partita con soli 50 abbonati, la rete si espande rapidamente, tanto che giร nellโanno seguente puรฒ contare 72 abbonati e nel 1907 collega Terni a numerose cittร italiane[11].
Nel 1908 viene insignito dellโambitissima investitura di Cavaliere del lavoro e della medaglia dโoro che il Ministero della Pubblica istruzione attribuiva agli insegnanti benemeriti. Si spegne dopo lunga malattia ad Arrone.
BIBLIOGRAFIA
Le notizie del presente articolo sono state in larga parte tratte dal volume di C. Armadori, Virgilio Alterocca (1853-1910). Biografia analitica con cenni sulla sua famiglia, Arrone, Thyrus, 2016 al quale si rimanda per una bibliografia esaustiva su Virgilio Alterocca.
[1] S. Marigliani, Il testamento segreto di Virgilio Alterocca, Terni, Stampa litografica Stella, 2012, p. 339.โ
[2] I mestieri dei genitori sono desunti dallโatto anagrafico del quinto figlio dei coniugi. Documento citato da C. Armadori, Virgilio Alterocca (1853.1910). Biografia analitica con cenni sulla sua famiglia, Arrone, Thyrus, 2016, p. 18.โ
[3] D. Ottaviani, LโOttocento a Terni, pt. II, Terni, Arti grafiche Nobili, 1984, p. 98.โ
[4] ยซIl Corriere umbro-sabinoยป, 30 ago. 1888. Citazione tratta da C. Armadori, cit., pp. 74-75.โ
[5]ย ยซLโAnnunziatore umbro-sabinoยป, 21 gen. 1886. Citazione tratta da C. Armadori, cit., p. 134.โ
[6] Sul tema si veda P. De Angelis, Divina Commedia. Le cartoline illustrate di Virgilio Alterocca, Terni, Dalia, 2014.โ
[7] ยซLโAnnunziatore umbro-sabinoยป, 27 dic. 1883. Citazione tratta da C. Armadori, cit., p. 101.โ
[8] Citazione riportata da C. Armadori, cit., p. 135.โ
[9] Nel 1886 Virgilio Alterocca acquista tramite una societร la fatiscente Arena Gazzoli che ristruttura completamente fino a farla diventare un moderno teatro che grazie allโimpresario Ciro Scognamiglio presenterร un interessante cartellone. Il Politeama verrร ceduto alla Cassa di Risparmio di Terni nel 1894.โ
[10] ยซLโAnnunziatore umbro-sabinoยป, 30 dic. 1886. Citazione tratta da C. Armadori, cit., p. 139.โ
[11] Albano, Ancona, Arezzo, Avellino, Bologna, Caserta, Castellammare di Stabia, Cava, Firenze, Foligno, Forlรฌ, Frascati, Genova, La Spezia, Napoli, Nocera Inferiore, Perugia, Pesaro, Roma, Salerno, Scafati, Tivoli, Torino, Torre Annunziata e Torre del Greco.โ
Laura Zazzerini
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