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La sfida di Montefalco

di Marco Piscedda

Montefalco appartiene al Club de
I Borghi Più Belli d’Italia

 


Dalla cima delle colline che sovrastano la pianura dei due fiumi umbri Clitunno e Topino, la città di Montefalco rivolge il suo sguardo sulla valle umbra; un borgo cinto da uliveti e vigneti che formano una sorta di preziosa collana di smeraldi e rubini, sfumature che richiamano il profondo legame tra questa terra e il rapido passare delle stagioni, ognuna con i suoi colori.

Proprio in questo storico teatro a cielo aperto, all’interno della piazza del Comune vanno in scena, come degli attori, i quattro quartieri di Sant’Agostino, San Bartolomeo, San Fortunato e San Francesco, i quali ogni anno fanno rivivere scene di un passato lontano, la semplicità di una vita cittadina e contadina mai dimenticata e sempre presente nei cuori dei Montefalchesi.
Le quattro taverne della città durante questi giorni di grande festa sono decorate con i vividi colori dei quartieri e si animano, sempre all’interno delle mura cittadine, in luoghi tipici e suggestivi del borgo dove si possono gustare i piatti e i vini della tradizione umbra.
Durante tutto l’arco delle festività, a far da cornice all’Agosto Montefalchese sono il Corteo Storico, una sfilata di figuranti rappresentanti i personaggi dell’epoca rinascimentale tra XV e XVI secolo, la sfida dei Tamburini e degli Sbandieratori.

fuga del bove montefalco

La sfida dei Tamburini, foto via

Tutta questa gloriosa rievocazione è incentrata sul Palio e la conquista del Falco d’oro, il maestoso volatile simbolo dello stesso comune. Antiche cronache ci tramandano che fu proprio l’imperatore Federico II di Svevia a ribattezzare l’antica località di Coccorone in Montefalco, proprio per la grande presenza di questi rapaci visti sorvolare quelle colline.
Il palio è strutturato in diverse gare che tengono con il fiato sospeso tutto il borgo: si tratta di vere e proprie competizioni dal sapore antico, momenti che legano tutti i cittadini, pronti ad urlare e strepitare per i loro beniamini che si contendono il primato.
Impegnati nella conquista di questo ambito premio sono infatti i giovani dei quattro rioni che ogni anno mettono in luce la loro maestria acquisita in anni di duro allenamento e profondo amore per il proprio quartiere di appartenenza.
La prima gara è il tiro con la balestra, il cui bersaglio è costituito da una riproduzione di una testa di toro con diversi punteggi a seconda della parte che viene raggiunta dal dardo.

palio cittadino di montefalco umbria

Tiro con la balestra, foto via

La competizione continua poi a infuocarsi nell’animo dei quartieranti con la seconda gara: quella della staffetta, un vero e proprio anello di congiunzione tra il Medioevo della corsa del bove e le gare atletiche dei tempi moderni.
L’apice della competizione si raggiunge durante l’attesissima Fuga del Bove. Una rievocazione molto meno cruenta di quella tramandata dalle cronache medievali; si raccontava infatti che nei giorni di Natale un bue veniva portato con la forza per le vie della cittadina dopo avergli somministrato una bevanda a base di vino e pepe al fine di renderlo furioso e difficile da gestire. Lì poi lo aspettava una folla di uomini che, riparandosi in robuste botti di legno, lo incitavano facendolo correre fino a farlo cadere stremato.
La Corsa dei Bovi viene vissuta, oggi, in maniera non cruenta; ad ogni quartiere viene affidato un toro da allenare e curare durante tutto l’inverno per scendere in campo nella serata di metà agosto e gareggiare con i rivali delle altre contrade. Il bue viene trascinato, sospinto e guidato da fidati portatori che si sfidano per l’onore del proprio rione sotto l’attento sguardo della città vociante che attende il loro passaggio per poterne misurare la forza e la bravura.

eventi agosto a montefalco umbria

Fuga del bove, foto via

I giostratori di ogni quartiere accompagnano e guidano, di corsa, un toro dal peso di quasi cinque quintali lungo un percorso accidentato in una gara a scontri diretti due a due. Il vincitore finale si aggiudica il Palio, che ogni anno viene commissionato a un artista diverso, un dipinto che si ispira all’atmosfera che solo si può respirare a Montefalco nei giorni del Palio.


Sitografia:

www.folclore.eu

Umbria WebCam

ProMontefalco.com

Comune di Montefalco.pg.it

 

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